Dietro una illustrazione, un libro o un fumetto c’è tantissimo lavoro. È un’impresa già solo finirlo, per non parlare di trovare un editore, autopubblicarsi e promuoversi! E se avessimo messo cuore e anima in un’idea che non interessa a nessuno? In questo articolo ti svelerò alcuni trucchi per scoprirlo subito e correre ai ripari.
I consigli contenuti in questo articolo valgono anche per gli artisti che vogliono crearsi uno stile personale con un pubblico fedele.
Perché alcune idee o immagini funzionano e altre no
Cominciamo smontando un po’ di falsi miti: non è questione di gusti personali, trend, e nemmeno di fortuna.
Se diamo per scontata la qualità, su cui dovremmo puntare sempre e comunque, rimangono solo altri due fattori.
Ovvero, il nostro modo di comunicare e il pubblico a cui ci rivolgiamo.
Sia che vogliamo promuovere un nostro libro o fumetto, o che vogliamo farci notare come illustratori, il nostro scopo dev’essere suscitare una reazione nelle persone.
Chiarisci i tuoi obiettivi
Chiediti cosa ti aspetti dalla tua idea e risponditi con sincerità. Vuoi una marea di fan e lettori? Ne vuoi pochi ma buoni? Vuoi condividere un concetto o una causa che ti sta a cuore, anche se con poche persone? Vuoi vivere solo della tua idea o serie di idee?
Di per sé, non esistono idee che non funzionano. Esistono idee più o meno adatte, in base ai risultati che vuoi ottenere.
Fare chiarezza sulle tue aspettative è un passo importante per soppesare in modo obiettivo su quali idee scommettere e quali lasciare indietro.

Le idee sono come il vino
Quante volte hai avuto un’idea geniale e poi, ripensandoci a freddo, l’hai scartata?
Prima di buttarti a pesce in un nuovo progetto, dai il tempo all’idea di germogliare nella tua mente e prendere corpo.
Se dopo mesi o addirittura anni è ancora wow come la prima volta che ti è venuta in mente, è un’idea che può valere la pena realizzare.
Colloca la tua idea in un genere
Nel mondo del cinema e non solo, le proposte che non ricadono in un genere specifico vengono rifiutate. Non importa quanto l’idea alla base sia innovativa o interessante.
Se un titolo non si colloca in un genere preciso, sarà difficile da promuovere e faticoso da inquadrare per il pubblico.
Questa selezione è un vero e proprio meccanismo di autodifesa degli editori, che possiamo sfruttare anche noi autori.
Attenzione, non sto dicendo che non si possa incasellare un’idea in due generi: le commedie horror sono un ottimo esempio. Però sii cosciente che più un’idea si discosta dai generi riconosciuti, più è sperimentale e quindi rischiosa.
Conosci il tuo pubblico

Molti fan di Niki Batsprite sono anche appassionati di horror. Incredibile, vero?
Questa analisi non la fa quasi nessun autore, né prima né dopo aver pubblicato. Eppure è fondamentale per il successo del nostro progetto, qualunque esso sia.
Non dobbiamo piacere a tutti, solo alle persone che si rispecchiano nella nostra idea. Il problema è trovarle.
Ad esempio, se abbiamo tra le mani una storia fantasy non ci basta sapere che il nostro lettore-tipo ama il fantasy. Dobbiamo scoprire quali altri temi preferisce, la sua fascia di età, il suo stile di abbigliamento, il suo cibo preferito e così via.
Dobbiamo conoscere il nostro lettore-tipo meglio del nostro migliore amico. Solo con queste informazioni possiamo mostrare la nostra idea alle persone giuste, ovvero quelle che sapranno apprezzarla.
Se questa parte ti è rimasta un po’ oscura, non preoccuparti. Sto preparando contenuti specifici sull’argomento.
Intanto qui puoi scaricare una pratica infografica dei generi, completa di esempi per inquadrare quelli che interessano a te e al tuo pubblico-tipo.
Un’idea funziona solo quando la comunichiamo con chiarezza, nel modo giusto e alle persone giuste.
Ti auguro di realizzare più idee di quante te ne vengano in mente!
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